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domenica 12 giugno 2011

Vultus 5

In un pianeta simile alla Terra, Boazan, vivono degli umanoidi altrettanto simili ai terrestri, con l'unica differenza di avere le corna. Secondo le leggi dei Boaziani, chi non possiede le corna può venire usato come schiavo; la loro società presenta infatti questo e altri elementi relativamente arretrati, nonostante posseggano una tecnologia molto avanzata: i vestiti e gli ambienti ricordano quelli della rivoluzione francese, ci sono spade, nobili, eccetera.
Il fatto che Tadao Nagahama diresse i primi episodi di La rosa di Versailles (Versailles no bara più conosciuto come Lady Oscar, in Italia), ha fatto supporre che la storia di Vultus V, col tema della popolazione schiavizzata che si solleva contro un'aristocrazia, fosse influenzato dalle precedenti ricerche di Nagahama sulla rivoluzione francese.
Sul pianeta Boazan si sta decidendo il successore dell'imperatore: l'erede è troppo debole, restano perciò il fratello minore, Kentarus, e il figlio della cortigiana preferita dell'imperatore, Zambazir. Zambazir scopre che il dott. Kentarus, sebbene figlio dell'imperatore, ha in realtà corna artificiali e dunque lo fa imprigionare. L'imperatore Zambazir, dopo la nomina, inizia una politica di invasione di altri pianeti, Terra inclusa. Kentarus invece, che ha sempre avuto dubbi sulle leggi discriminatorie del suo pianeta, si ritrova anch'egli fra gli schiavi: sfruttando le sue conoscenze scientifiche, crea armi di fortuna e organizza una rivolta, ma le forze dell'esercito sono superiori e la sommossa viene soffocata. Nel frattempo scopre che sua moglie è morta, dando alla luce un figlio. Il professore, con la speranza di poter organizzare una nuova rivolta contro l'imperatore Zambazir, fugge da Boazan. Raggiunta la Terra, si innamora della dottoressa Annabelle, dalla quale ha altri tre figli: Michel, Ivan e Carl[2].
Kentarus insieme alla moglie Annabelle, al dottor Esperus (che morirà in un combattimento e sostituito dal dottor Barion) e al comandante Okanin, costruisce la base di Big Falcon e il robot gigante Vultus 5. I cinque piloti che lo guidano sono:
  • Michel, abile nelle armi, primo figlio di Kentarus avuto con Annabelle
  • Ivan, maestro nell'arte del bo, figlio di Kentarus
  • Carl, un esperto subacqueo, anche lui figlio di Kentarus
  • Gepi, abile con la frusta e nel rodeo
  • Sonya, figlia del comandante Okanin ed esperta nelle arti ninja.
Dopo vari combattimenti e un potenziamento, alla fine il Vultus riesce a sconfiggere la base terrestre boazana, comandata dal principe Sirius. Il dottor Kentarus rifugiatosi tempo prima sulla terra costruisce una potente astronave, l'Uccello solare che combinata con Big Falcon può raggiungere in poco tempo il pianeta Boazan, grazie alla curvatura spaziale. Gli eroi raggiungono Boazan, e un proclama via radio dà il via alla rivolta degli schiavi che si riversano nelle strade.
Nell'ultima puntata[3], il principe Sirius scopre di essere uno dei figli di Kentaurus, comprendendo dunque perché da piccolo venisse preso di mira dagli altri. Zambazir invece si dimostrerà un codardo e poi, anche di fronte all'evidenza, non saprà riconoscere la propria sconfitta. Zambazir con in mano una granata per minacciare i terrestri, viene ucciso da Sirius, che gli lancia un pugnale, e dalla stessa granata che gli cade ai piedi. Dal simbolo posto sul manico del pugnale, Sirius scopre di essere il fratellastro di Michael e degli altri, capendo anche perché avesse avuto un'infanzia terribile. Compreso ciò, Sirus fa scudo col proprio corpo a Michel, per proteggerlo dall'esplosione, ma poco dopo il terreno cede, separandoli: Michel incita Sirus a salvarsi, ma lui si lascia sparire in lacrime fra le fiamme. La guerra giunge al termine: Kentarus diventa il leader del pianeta Boazan, mentre Vultus viene dotato del meccanismo che gli permette di compiere il balzo spaziale verso la Terra. Il Big Falcon-Uccello Solare e Vultus V fanno ritorno sulla Terra, che si avvia verso un lungo periodo di pace.
TRASFORMAZIONE VOLTUS FIVE

Zambot 3

Una famiglia di alieni chiamata Jin, vistosi il pianeta natale Bial conquistato dalla furia delle malvagie armate di Gaizok, decide di rifugiarsi sulla Terra, pianeta simile al proprio, e si stabilisce in Giappone, durante l'epoca Edo. Duecento anni dopo i loro discendenti, rimasti sul pianeta, dovranno affrontare di nuovo gli stessi invasori per cercare di salvare almeno questa seconda patria. Una lotta dura tra l'indifferenza dei terrestri e la spietatezza degli alieni nemici, che porterà i nostri eroi a sacrificarsi per la pace dell'universo.
TRASFORMAZIONE ZAMBOT TRE

Trider G7

La storia narra di un ragazzino, Watta Takeo, che, dopo la morte del padre eredita la ditta di famiglia (la Takeo General) che si occupa di consegne spaziali, effettuate con il robot Trider, custodito al di sotto di un parco giochi - al centro del quale c'è proprio la testa del Trider - vicino alla sede della ditta. Il personale della Takeo General comprende il signor Kakikoji, anziano ed avaro contabile con una decina di figli, il sig. Atsui, corpulento meccanico del Trider (è un ex-sordomuto doppiato in uno strano dialetto per rendere l'handicap, che adotterà un bambino con lo stesso problema), il sig. Kinoshita, impiegato arrivista e la signorina Ikue, la bionda segretaria.
Durante le sue missioni Watta si trova a combattere sempre più frequentemente contro i robot di una ditta di consegne interplanetaria, al cui vertice vi è un mega-computer, quindi Lord Zakuron e il suo diretto sottoposto Ondron, due cyborg.
Alla fine Ondron riesce a distruggere il mega computer ma viene ucciso da Lord Zakuron. Questo, a bordo di un grosso robot identico a lui, sfida Watta e il Trider. Lo scontro si risolve con la ritirata di Lord Zakuron che decide di dirigersi verso altre galassie. L'ultimo episodio vede il celebrarsi del matrimonio tra il maestro Daimon e la maestra di Watta e la consegna dei diplomi. La puntata si chiude con Watta che, a bordo del suo Trider, vola nel tramonto verso nuove avventure.
TRIDER G7 USCITA

Space Robot

Il professor Saotomè scopre una nuova fonte energetica, i Raggi Getta, provenienti dallo spazio. Per poter esplorare il cosmo crea allora il Getta Robot, un potente automa che nasce dall'unione di tre navette.
Improvvisamente però torna alla luce il malefico Impero dei Dinosauri, un regno sotterraneo di rettili che per millenni si è ritirato in letargo e che ora reclama di diritto la superfice. Il Getta Robot viene allora convertito in un robot da combattimento e affidato a tre valorosi giovani: Ryo, Hayato e Musashi.
N.B.: Benchè nella sigla il lo si chiami Space Robot, nella serie il nome citato negli episodi è Getta Robot.


Reideen

Il protagonista di questo anime è Junki Saiga, uno studente delle superiori abilissimo in matematica. Junki è tormentato dallo stesso sogno dove vede un robot dorato combattere contro un essere meccanico simile ad una bestia. Lui è il primo a pensare che certe cose possono accadere solamente nei manga, eppure dovrà ricredersi. Un giorno la polizia contatta sua madre per avvertirla del ritrovamento del corpo del marito disperso da dieci anni. Così Junki, la madre (Ringo Saiga) e la sorellina (Kuraka Saiga) partono per il monte Kurokami (Dio Nero), il luogo del ritrovamento.
Lì incontrano lo strano Taro Maedasaki, della Squadra di Vigilanza, e da lui scoprono che il padre stava facendo delle ricerche riguardanti una civiltà antica che risiedeva proprio sotto il monte Kurokami. Junki si allontana dal gruppetto per esser poi ritrovato privo di sensi nei pressi della galleria che si suppone porti alle rovine. Maedasaki spiega a Junki di averlo trovato che stringeva un bracciale d'oro con dei strani simboli incisi sopra. Un attimo dopo un meteorite cade nelle vicinanze e dal luogo dell'esplosione esce una bestia meccanica che distrugge la diga del posto, la stessa bestia dei sogni di Junki.
Il gruppetto di persone decide di scappare con l'elicottero, ma una volta raggiunto il mezzo Junki torna indietro dicendo di voler recuperare le poche cose rimaste del padre, sfidando la massa d'acqua in rapido avvicinamento. Inevitabilmente viene sommerso, ma una strana luce esce dal braccialetto che gli ha dato Maedasaki e un attimo dopo si ritrova sano e salvo dentro un robot, lo stesso robot dorato del sogno, Reideen.

Mechander Robot

Nell'anno 2019 la Terra è invasa dal popolo dei Conghisti, provenienti dal pianeta Ganimede. Il 95% del territorio è conquistato dagli alieni e solo il Giappone oppone ancora resistenza, infatti il prof. Shikishima costruisce il robot Mechander per combattere la minaccia aliena. Questo robot è custodito in una base sotterranea (una enorme portaerei, la King Diamond), al di sotto di uno stadio di baseball (il Mechander "esce" dallo spazio sottostante le tribune) perché i Conghisti hanno delle bombe Omega che vengono lanciate da un satellite non appena avvertono energia nucleare. Perciò, quando il Mechander combatte, ha solo tre minuti di tempo prima di essere distrutto dalla bomba.

TRASFORMAZIONE MECHANDER

Diapolon

La storia inizia nell'orfanotrofio La casa del Cielo blu, dove vivono Takeshi e i suoi amici Miki, Goro e Matsuo. Takeshi è anche un brillante giocatore di football americano. Durante un forte temporale egli viene colpito da una gigantesca lama di energia che gli trafigge il petto. Tra le nuvole si scorge la figura di un cavaliere su un destriero alato (il dio Apolon), che rapisce Takeshi e i suoi amici. I ragazzi si risvegliano in una base dove trovano uno scienziato, Labi, che rivela a Takeshi la sua vera origine: in realtà lui è il Dai Apolon, figlio del re Apolon, sovrano del pianeta omonimo. Labi spiega anche che il sovrano è stato ucciso anni prima dal popolo invasore dei Dazaan, che si sono impadroniti del cuore di energia. Il cuore di energia è formato da due pezzi, il dispositivo di assorbimento e l'energia chiave, quest'ultima messa al sicuro nel petto di Takeshi poco prima che il padre venisse ucciso, sotto un tatuaggio a forma di sole. L'energia chiave non solo aziona il cuore di energia, ma può sprigionare una forza speciale sfruttando i raggi solari, grazie alla quale Takeshi potrà assumere il comando del potente robot Diapolon per respingere i Dazaan che vogliono occupare anche la Terra e riprendere l'energia chiave. Il Diapolon è il risultato dell'unione di tre robot minori: il robot Edda costituisce la testa, Trangu il tronco e infine Legga l'addome e le gambe. Dopo l'unione Takeshi, grazie all'energia chiave, subisce un doloroso processo di crescita del corpo, assumendo le stesse dimensioni del Diapolon che diventa una sorta di armatura, dalle sembianze di un giocatore di football americano. Il punto debole di Diapolon, però, è che la sua energia dipende dalla presenza dei raggi solari. Takeshi e i suoi amici, messi alla guida di aerei di supporto, iniziano così una guerra senza quartiere contro i Dazaan, capeggiati dal comandante Gyranic, dal capitano Ydo e dall'infido Gumez, che sono alla ricerca dell'energia chiave.
Nelle ultime puntate si scopre che la madre di Takeshi non è morta ma è prigioniera sul pianeta Dazaan. Labi installa in Edda una speciale apparecchiatura grazie alla quale Diapolon può viaggiare nello spazio aperto. Salutati gli amici, Takeshi parte così alla volta del pianeta Dazaan, che si scopre avvolto da uno strato di gas che potrebbe privare il robot dell'energia solare. Diapolon si libera dalle trappole preparate per fermarlo e affronta quindi un mostro molto potente che lo mette alle corde, questo anche per la mancanza di energia solare. Takeshi riesce comunque a raggiungere la madre, ma per salvarla il ragazzo dovrà azionare un congegno a detonatore che farebbe esplodere tutto il pianeta. La regina Apolon rifiuta di essere salvata e propone al figlio di usare il cuore di energia per far rinascere la vegetazione su quel pianeta martoriato. Diapolon deve scontrarsi ancora con il mostro Dazaan, ma stavolta a salvarlo è l'arrivo della nuova base Apolon e dei suoi amici. Gyranic, ravvedutosi, cerca di aiutare la regina Apolon a scappare, ma questa preferisce che venga consegnato il cuore di energia a Diapolon per far rinascere la vegetazione sul pianeta.
Dopo l'operazione per estrarre l'energia chiave dal petto di Takeshi, il mostro Dazaan attacca la base Apolon, ma interviene nuovamente il dio Apolon che fornisce a Takeshi nuova energia per combattere e riportare la pace. Il mostro ora viene distrutto senza difficoltà, ma il comandante Dazaan scappa su una nave spaziale portando con sé la regina Apolon in ostaggio. Gyranic, nascosto nell'astronave, costringe, pistola alla mano, il comandante a porre fine alla guerra, ma viene messo fuori combattimento da una scarica di raggi. Obbedendo alla madre, Diapolon preferisce prima azionare il cuore di energia e il sole torna a splendere sul pianeta. Gyranic dalla navicella assiste morente alla salvezza del suo pianeta. Abbagliato, il comandante Dazaan causa un corto circuito che provoca un incendio per tutta la nave, facendola esplodere. Takeshi può così riabbracciare la madre, rifugiatasi all'interno di una capsula di salvataggio, dopo aver salvato la Terra e il pianeta Dazaan.
TRASFORMAZIONE DIAPOLON

Ufo Atlas Goldrake

Il protagonista della serie è il principe Duke Fleed, fuggito dopo una disperata resistenza a bordo di un avanzatissimo robot da battaglia, Goldrake (Grendizer) dalla sua stella natale Fleed in seguito all'attacco delle truppe del feroce Re Vega. Le Forze di Vega infatti si propongono di sottomettere i pianeti invadendoli ed annettendoli al loro impero.
Giunto sulla Terra Duke Fleed viene trovato gravemente ferito dal dottor Procton (Genzo Umon), direttore dell' Istituto di ricerche spaziali, il quale lo accoglie e lo nasconde sotto le mentite spoglie di Actarus (Daisuke Umon), facendolo passare per il proprio figlio di ritorno da un lungo viaggio. Anche Goldrake con il suo disco spaziale (Spacer) viene nascosto all'interno dell'Istituto, nei cui sotterranei viene costruito una sorta di enorme hangar.
Circa otto anni dopo, continuando il loro progetto di invasione, anche le truppe di Vega giungono presso la Terra e, sotto la guida del comandante Hydargos (Blacky) e del feroce generale Gandal (che è un tutt'uno con la moglie, Lady Gandal, essendo questa la metà femminile dell'essere mostruoso che insieme formano: anche lei fa dunque parte dei nemici) stabiliscono la base Skullmoon sulla Luna. Actarus si troverà ad utilizzare nuovamente Goldrake per difendere il suo pianeta adottivo. Ad aiutarlo c'è il giovane Alcor (Koji Kabuto), il quale pilota un disco volante di sua progettazione e costruzione. I due oppongono una agguerrita resistenza, anche se a malapena riescono a rintuzzare i continui assalti degli invasori di Vega, che ogni volta inviano uno o più mostri combattenti (inizialmente solo robot pilotabili al loro interno, poi anche animali trasformati in cyborg) insieme a pattuglie di minidischi.
Durante i periodi di tregua, Actarus vive e lavora come inserviente nella fattoria di Rigel (Danbei Makiba) e dei suoi due figli, Mizar (Goro Makiba) e Venusia (Hikaru Makiba), innamorata di lui e inizialmente all'oscuro, come chiunque, della sua reale identità, finché un giorno per salvarla da una caduta da un precipizio egli deve ricorrere alle sue capacità superiori e trasformarsi in Duke Fleed, rivelando il suo segreto. Successivamente, durante un massiccio attacco della flotta di Vega, con l'utilizzo di ben tre mostri spaziali e centinaia di minidischi (durante il quale il disco di Alcor verrà distrutto), Venusia viene ferita gravemente. La ragazza si salva solo con una trasfusione del sangue alieno di Actarus che si rivelerà essere universalmente compatibile e addirittura terapeutico, tanto da permetterle di riprendersi velocemente. Venusia riuscirà persino a contribuire alla vittoria liberando Koji e Procton prigionieri e ingannando il comandante Hydargos, fingendo di condurlo da Goldrake ma in realtà portandolo a spasso, dando il tempo ad Actarus di riparare il robot che era stato danneggiato ma era riuscito a rifugiarsi in una caverna. Per vendicarsi il perfido veghiano getta la ragazza da un dirupo, ma ella viene presa al volo dalle possenti mani di Goldrake ed affidata ad Alcor sopraggiunto con la speciale moto, con tre ruote e tre posti, di Actarus. Questi sconfigge i due mostri rimasti in una memorabile battaglia e subito dopo, facendo fuoco con tutte le armi di Goldrake e dello Spacer si scontra con l'enorme ma goffa e fragile astronave madre, distruggendola. Mentre Gandal fugge terribilmente ustionato dalle fiamme, Hydargos rimane coraggiosamente a combattere spinto dal suo onore di comandante e dall'odio inestinguibile per Actarus. In alcuni bellissimi quadri still-frame si vede la sequenza in cui Goldrake irrompe con lo Spacer nell'astronave madre fino a raggiungere un terrorizzato Hydargos che pagherà con la vita la sua malvagità.
In seguito Venusia, che si rivelerà essere un'abile ginnasta e una tenace combattente, deciderà di combattere al suo fianco. Ciò sarà reso possibile dal programma di potenziamento di Goldrake messo a punto dal dottor Procton. In realtà il robot non riceverà nessun upgrade, non avrà nuove armi e le sue prestazioni rimarranno le stesse (del resto non esiste sulla terra il metallo con cui è costruito, il guren, da cui il nome giapponese Gurendizer), ma verranno costruiti dei veicoli di appoggio sullo stile del jet scrander di Mazinga Z e del Great Booster del Grande Mazinger. Così Venusia si vedrà assegnare il Delfino Spaziale (Marine Spacer), un mezzo in grado di far muovere agevolmente il Goldrake anche al di sotto della superficie dell'acqua, dopo che Alcor aveva già ricevuto un nuovo mezzo battezzato Goldrake 2 (Double Spacer, appare nell'episodio "Il terremoto misterioso"), grazie al quale Goldrake potrà volare più agilmente rispetto al proprio disco Spacer. Questi mezzi (oltre ad aumentare il merchandising della serie), permettono al robot di superare i suoi limiti strutturali quali l'incapacità di volare senza la sua astronave e di muoversi in acqua.
Dopo la morte di Hydargos, Gandal viene affiancato dal Ministro delle Scienze Zuril, proveniente da una stella alleata a Vega; un individuo decisamente audace (che non esita a scendere personalmente in campo, anche travestendosi) e di grande cultura scientifica, nonché abile stratega. Questi si contrapporrà spesso a Gandal (la cui parte femminile ha cambiato aspetto dopo i trattamenti cui si è sottoposta per curare le bruciature riportate nell'esplosione in cui era perito Hydargos) sicché i due finiranno sovente per contrastarsi anziché cooperare (emulando le lotte intestine che dividevano il Conte Blocken e il Barone Ashura in Mazinga Z, e i vari generali delle sette armate di Mikenes in Grande Mazinger), anche se non mancheranno di allearsi contro Dantus, un altro comandante di Vega che aveva quasi sconfitto Goldrake utilizzando un gigantesco gorilla-cyborg da lui costruito. In questa occasione vediamo che, come in tante altre serie robotiche, l'eroe della serie non è in realtà invincibile e che a volte si salva solo per la stoltezza del nemico, così come a volte è l'impulsività del pilota a metterlo in pericolo: in definitiva, non sempre vince il più forte e anche la fortuna ha una grossa parte.
Intanto ha fatto la sua entrata in scena Maria (Maria Grace Fleed), la sorella di Actarus. Anche lei era arrivata sulla Terra, salvata (ancora bambina) da un antico abitante del pianeta Fleed che l'aveva allevata come fosse sua nipote. Costui morirà, ucciso accidentalmente da un disco di Vega. In punto di morte, egli rivelerà tutto a Maria implorandola di riprendersi la sua eredità, il Goldrake, e consegnandole l'emblema del suo lignaggio reale, un medaglione, una pistola a raggi e un pugnale. In seguito Maria, credendo di trovare in Actarus il suo acerrimo nemico, cerca di ucciderlo ma il suo pugnale riesce solo a lacerare la sua casacca e a far cadere un medaglione uguale al suo che le svela la verità: i due sono fratello e sorella, eredi della famiglia reale di Fleed. Da questo momento anche Maria, in battaglia, coadiuva il fratello con un nuovo mezzo, la Trivella Spaziale (Drill Spacer), in grado di far penetrare il Goldrake sottoterra.
La lotta prosegue a lungo e le forze di Vega subiscono numerose sconfitte, mentre il loro impero comincia a dissolversi. La Stella Vega, contaminata dalle radiazioni del Vegatron, il minerale fonte di energia della sua civiltà, sta per diventare una stella morta e la Terra apparirà agli alieni come l'unica speranza per la sopravvivenza. Gli attacchi si faranno quindi sempre più decisi e disperati. Actarus e gli altri fronteggiano non solo con i propri mezzi, ma principalmente con il coraggio, la forza di gruppo e lo spirito di sacrificio, gli invasori che intanto sono sempre più impegnati in lotte interne per conquistarsi i favori del loro sovrano.
Intanto la guerra s'inasprisce, con molte vittime: Cain e Marcus, grandi amici d'infanzia di Maria e Actarus, e il giovane e coraggioso condottiero Fritz, figlio di Zuril. Queste morti susciteranno nell'una e nell'altra parte forti desideri di rivalsa.
Re Vega, nel tentativo di assicurarsi il buon esito della guerra, approfitta dell'amore che la figlia Rubina, ex promessa sposa di Actarus, dimostra per quest'ultimo, per cercare di attirarlo in una trappola. Actarus, catturato dal ministro Zuril (infatuato anch'egli di Rubina), l'accusa di averlo ingannato, ma la giovane principessa con un gesto estremo lo salva, finendo per morire fra le sue braccia. Morirà anche il ministro Zuril, folgorato dal raggio laser di Alcor.
Ormai l'esercito di Vega è quasi privo di risorse e riesce a costruire un ultimo fortissimo robot mostro che, pilotato dalla parte femminile del comandante Gandal, si lancia in un ennesimo disperato attacco. Contemporaneamente Actarus si mette in viaggio verso la base nemica meditando un attacco suicida ma Koji intuisce le sue intenzioni, lo insegue e lo costringe a tornare minacciando di seguirlo anche a costo della vita, infatti mentre stanno per uscire dall'atmosfera terrestre la struttura del Goldrake 2 comincia a cedere perché non è costruito per volare nello spazio. Mentre stanno tornando vengono attaccati a tradimento da Lady Gandal: Koji perde i sensi e Actarus lo salva gettandosi con il Goldrake dal suo spacer e prendendo al volo il mezzo di Kojima, ma viene nuovamente attaccato e indebolito dai raggi del nemico. Egli è sul punto di soccombere ma l'arrivo dei mezzi di soccorso distrae la moglie di Gandal, e finalmente Goldrake riesce a distruggere il robot nel quale si trova la coppia, tagliandogli la testa, che però non esplode: il violento trauma provoca un mutamento di personalità nella parte femminile di Gandal che dopo aver addormentato l'altra metà propone ai terrestri di lasciarla vivere in pace sulla Terra promettendo di uccidere il proprio re. Mentre sta quasi per riuscirci viene fermata e uccisa dalla sua metà maschile, che desideroso di riscattarsi con re Vega si schianta volontariamente con la sua astronave contro Goldrake senza riuscire a distruggerlo, morendo dopo aver invocato il nome del suo sovrano, mentre il mezzo s'inabissa in mare.
Nella battaglia finale contro tutte le forze di Vega rimaste, lanciate in un ultimo disperato attacco, i compagni di Actarus alla guida di una nuova astronave, il Cosmo Speciale distruggono sistematicamente tutte le navi e i minidischi mentre Goldrake combatte contro la nave imperiale di Re Vega. Inizia un lungo combattimento e Actarus, dopo essere stato in difficoltà, con l'aiuto dei suoi amici riesce a danneggiare gravemente il nemico e re Vega, vistosi sconfitto, per vendicarsi ordinerà di fare schiantare la propria astronave sulla Terra per contaminarla con le proprie ceneri radioattive, ma Actarus riuscirà a fermarlo in tempo: con un ultimo colpo della sua alabarda spaziale, la sua arma più caratteristica, il Goldrake squarcia la sezione di comando della nave colpendo lo stesso sovrano che, in un ultimo delirio di onnipotenza, muore nell'esplosione finale, mentre i nostri eroi si lasciano andare ad un pianto di gioia.
Terminata la guerra con la rassicurazione che la loro patria natale Fleed sta tornando alla vita, Actarus e Maria decidono di tornarvi per ricostruire, assieme a coloro che scamparono all'invasione da parte di Vega, il regno perduto.
In un commosso commiato dal padre adottivo Procton e dagli amici più cari, Actarus e Maria decollano alla volta di Fleed e l'ultima sequenza li vede arrivare sul loro pianeta ormai rifiorito.
USCITA DEL GOLDRAKE

Mazinga Grande

La serie ha praticamente inizio da dove terminava quella di Mazinga Z che si concludeva con una puntata dove il Grande Mazinga veniva in aiuto di quest'ultimo. Esiste inoltre un lungometraggio che fa da ponte tra le due serie (Mazinga Z contro il Generale Nero).
La Terra è sotto la minaccia dei Mikenes, ovvero l'antico popolo greco dei Micenei, che un cataclisma aveva costretto a rifugiarsi per millenni nelle viscere del pianeta, affidando la loro sopravvivenza a un sole artificiale. In età recente, un gruppo di ufficiali guidati dal Generale Nero, che hanno convertito i propri corpi in quelli di giganteschi automi, si impadronisce con la forza del regno e ne trasforma la popolazione, parte in soldati robot (tra questi anche il loro monarca, principe Kerubinus, che viene imprigionato) e parte in mostri da combattimento, con l'evidente scopo di iniziare una guerra di conquista.
A capo dei Mikenes - anche se non prende mai parte ai combattimenti - è un colossale essere fiammeggiante noto come Grande Imperatore delle Tenebre, la cui natura non è chiara (forse un miceneo che ha sviluppato particolari poteri; oppure un demone degli inferi; o addirittura un essere alieno proveniente da Vega, il che garantirebbe la continuità con la serie successiva, quella di Ufo Robot Goldrake, nella quale ritorna Koji). È certo la sua influenza a risvegliare i Mikenes da un lungo sonno e a spingerli all'azione, anche se essi sanno (come afferma lo stesso Generale Nero) che solo in questo modo potranno finalmente lasciare il sottosuolo e avere un luogo migliore e più luminoso dove vivere.
Riappaiono il Granduca Gorgon (che morirà nel ventiduesimo episodio del Grande Mazinga) e il Dr.Hell (che nella prima serie aveva il nome Dottor Inferno ed era stato creduto morto dopo l'ultima battaglia contro Mazinga Z). Nel doppiaggio italiano Dr. Hell, diventato Grande Maresciallo del Demonio, ringrazia l'Imperatore delle Tenebre per avergli salvato la vita: tuttavia questo personaggio ha ora un occhio bendato e se ne vede solo il busto inserito in un mostro meccanico da cui non si separa mai (nemmeno per dormire, come si nota nell'episodio in cui sogna la crocifissione del Grande Mazinga).
Il Grande Mazinga è stato fatto costruire segretamente da Kenzo Kabuto, figlio di Juzo Kabuto (creatore di Mazinga Z) e padre di Shiro e Koji Kabuto (pilota di Mazinga Z), che affronta con inusitata energia i giganti mikenes e riesce ad abbatterli.
Il Grande Mazinga riprende ed evolve la tecnologia di Mazinga Z: corazzato con una nuova superlega (chiamata Nuova Zeta o NZ) e meglio armato: può ad esempio lanciare potentissime scariche elettriche e scagliare un boomerang che porta sul petto. Possiede inoltre la capacità di volare da solo grazie a due ali retrattili che porta sulla schiena, mentre Mazinga Z doveva attendere l'invio del Jet Scrander, uno speciale modulo al quale agganciarsi.
La nuova base di difesa terrestre viene stabilita nella Fortezza della Scienza (o delle Scienze), un complesso sulle rive giapponesi dell'oceano Pacifico che può anche immergersi e volare con la parte superiore. A dirigerla è Kenzo Kabuto, figlio di Juzo (l'anziano costruttore di Mazinga Z), nonché padre di Koji Kabuto (il pilota di Mazinga Z, in Italia ribattezzato Ryo nella serie Mazinga Z e a volte confusamente "Dottor Kabuto" nel doppiaggio del Grande Mazinga) e del piccolo Shiro. Creduto morto a seguito di un incidente durante un esperimento, Kabuto è in realtà sopravvissuto grazie all'adozione di un corpo meccanico costruito da suo padre. Oltre a costruire il Grande Mazinga ne ha anche cresciuto ed addestrato il pilota, Tetsuya Tsurugi, un orfano dal grande coraggio ma dal carattere molto impetuoso e ombroso. In un episodio è lui stesso a guidare il Grande Mazinga (unico caso nella trilogia in cui un robot cambia pilota a parte il film su Goldrake e Mazinga Z). Kabuto cela per lungo tempo a Shiro la sua reale identità e riversa parte del suo affetto paterno su Tetsuya, fatto che avrà conseguenze drammatiche nel finale della serie.
Come in Mazinga Z, al Grande Mazinga viene affiancato un secondo robot di sembianze femminili, ma di minore potenza: si chiama Venus Alfa ed è pilotato da Jun Hono, una ragazza mulatta (è figlia di una giapponese e di un africano) che vive anch'essa alla base, senza che tra lei e Tetsuya nasca un legame sentimentale diverso da un'amicizia/rivalità. La pelle più scura di Jun in un episodio della serie fa emergere il tema della discriminazione razziale nei confronti del diverso, per la prima e ultima volta nella trilogia Mazinga Z, Grande Mazinga e Goldrake.
Ai due si aggiungono infine il Boss Robot, che dopo l'esperienza al fianco di Koji si sposta in un capannone a poche centinaia di metri dalla fortezza, e molto più avanti il Junior Robot, un automa costruito da Kenzo Kabuto per il figlio Shiro, ma assai raramente impiegato nei combattimenti viste le sue modeste possibilità. La sua apparizione ed il suo aspetto si devono ad un concorso della casa di produzione, che aveva invitato i giovani spettatori del cartone a disegnare un robot per Shiro.
La personalità complessa di Tetsuya, minata dal complesso di inferiorità per essere un orfano e dall'esigere dagli altri la preparazione fisica maniacale a cui lo ha abituato il Dottor Kabuto, rende a volte difficile al pilota la collaborazione con gli altri robot, il cui aiuto in realtà spesso gli salva la vita: l'apporto di Boss Robot è spesso disprezzato anche se pure Jun arriva a difenderlo in uno dei primi episodi (ma in uno degli ultimi si rifiuta di aiutarlo a seguito di un diverbio), inoltre l'arrivo di Koji verrà subito a creare una forte gelosia in Tetsuya.
Sia Tetsuya che Jun si mettono ai comandi dei robot entrando nella loro testa con speciali navicelle (il Brain Condor e la Regina delle Stelle). Tetsuya dispone anche di una speciale motocicletta armata con pugni a razzo.
I combattimenti vedono generalmente impegnati prima Venus e Boss che quasi mai riescono a fermare i mostri guerrieri di Mikenes (Boss Robot riesce a distruggere i mostri meccanici in un paio di occasioni), e quindi l'intervento del grande Mazinga, il quale si trova a suo agio sulla terra come nei duelli aerei. I Mikenes dispongono di una base sottomarina (cui affiancheranno poi una base avanzata a forma di isola, fatta costruire dal Duca Gorgon) e si portano sull'area degli scontri con una gigantesca fortezza volante di oltre 600 metri di diametro, chiamata Mikeros. A dirigere l'attacco sono uno o più dei sette Generali del regno, che rappresentano le sette classi dei mostri di Mikenes (Yuri Caesar per i mostri umani, Dreidow per i rettili, Vardallah per gli uccelli, Lord Rygan per i mammiferi, Scarabeth per gli insetti, Anghoras per pesci ed anfibi e Hardias per gli spiriti delle tenebre). Particolare di rilievo: i generali hanno le stesse dimensioni dei loro mostri! In posizione più defilata è il ministro Argos che si occupa di missioni di spionaggio.
Nonostante riporti spesso danni rilevanti, il Grande Mazinga esce vincitore da ogni battaglia. In un episodio egli affronta anche il principe Kerubinus, l'ex sovrano dei Mikenes spodestato dal Generale Nero che dopo averlo tenuto prigioniero per molto tempo l'ha indotto a combattere contro il robot terrestre sotto la falsa promessa di restituirgli il regno: durante la lotta Kerubinus, che pure è rimasto ferito da Tetsuya, realizza che il suo vero nemico è l'Imperatore dopo essersi accorto che questi lo ha collegato ad un ordigno esplosivo, e finisce per lanciarsi in un'azione suicida contro la fortezza Mikeros, danneggiandola seriamente. In seguito Tetsuya avrà modo di infliggere gravi perdite ai nemici abbattendo prima Gorgon (al cui posto arriva la Marchesa Yanus, esperta di intrighi) e poi lo stesso Generale Nero, in un epico duello all'arma bianca. L'Imperatore decide allora di risvegliare il Dottor Hell o Inferno, che viene nominato Grande Maresciallo del Demonio ed incaricato del comando delle operazioni al posto del valoroso predecessore. I suoi mostri, della cui progettazione - a differenza del Generale Nero - egli si occupa direttamente, si rivelano più potenti dei precedenti, e arrivano spesso ad un passo dalla vittoria finale ma a volte è proprio il carattere impetuoso del maresciallo a vanificare i suoi sforzi tanto che l'Imperatore delle tenebre in un episodio dà ordine di sostituirlo con Argos e in un altro lo stesso Imperatore si diverte a immaginarlo adirato per il successo dello stesso Argos.
Le ultime puntate dell'anime sono di grande intensità. Usando la nuova base volante Demonica costruita dopo la distruzione di Micheros, i Mikenes sferrano un durissimo attacco alla Fortezza delle Scienze, nel corso del quale lo stesso Kabuto resta ferito. In soccorso arriva il dottor Yumi, il direttore dell'Istituto di Ricerche Fotoatomiche dove ancora si trova Mazinga Z. Di fronte al precipitare degli eventi, Yumi gioca l'ultima carta, facendo tornare con un volo supersonico Koji Kabuto dagli Stati Uniti. Il ragazzo si rimette ai comandi di Mazinga Z, ricostruito in gran segreto grazie all'aiuto di Kenzo Kabuto e ripotenziato con la stessa lega del Grande Mazinga, ed il suo contributo è determinante per respingere i nemici.
Pochi giorni dopo, l'intero stato maggiore di Mikenes scende in campo per lo scontro decisivo. Pur avendo perso tutti i mostri guerrieri, i Mikenes riescono nell'intento di dividere fra loro i due Mazinga, e sono sul punto di distruggere il robot di Tetsuya. Separatosi dagli altri, il dottor Kabuto solleva allora la sua fortezza e la scaglia in un attacco suicida contro Demonica, inchiodandola a terra e capovolgendo le sorti della battaglia. Malgrado lo sconcerto di Koji per il gesto del padre, i due robot reagiscono, distruggono uno dopo l'altro quattro dei generali di Mikenes che erano usciti anch'essi a combattere, cingono d'assedio la fortezza e la investono con i mortali Raggi gamma. Ad essi si aggiungono anche Venus e Diana A, richiamata da Sayaka, che ha frattanto raggiunto la base. La devastante esplosione di Demonica uccide i suoi occupanti (Scarabeth, Argos, il Maresciallo e la Marchesa) e segna la fine della lunga guerra, anche se la sorte del Grande Imperatore resta avvolta nel mistero (la sua figura verrà ripresa più avanti nel manga di Ufo Robot Goldrake, disegnato sempre da Ota); ugualmente sembrano restare in vita altri due micenei, i generali Vardallah e Yuri Caesar.
Resi gli ultimi onori a Kabuto, il Grande Mazinga e Mazinga Z si ritirano dalla scena: nell'episodio cinematografico Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga li vediamo collocati nel Museo dei robot nei pressi di Tokyo, dove sono diventati simboli di pace.
USCITA DEL GRANDE MAZINGA

Mazinga Z

La storia narra di un enorme robot costruito dall'anziano scienziato Juzo Kabuto e lasciato in eredità, alla sua morte, al nipote adolescente Koji Kabuto (in Italia Ryo in questa serie, poi Koji nel Grande Mazinga e poi Alcor in Goldrake). Compito dell'automa sarebbe stato quello di contrastare i piani del Dottor Inferno (in Italia Dottor Inferno in Mazinga Z e poi Dr Hell nel Grande Mazinga e Mazinkaiser), uno scienziato tedesco che nel 1962 aveva partecipato con Kabuto e altri colleghi a una spedizione archeologica nell'isola greca di Bardos (Rodi nell'adattamento italiano), alla scoperta dei resti dell'antica civiltà micenea. Ritrovato l'esercito di mostri meccanici costruiti dai Micenei (Mikenes in originale), il dottor Hell svelava le sue reali intenzioni uccidendo tutti i presenti (tranne Kabuto, che riuscì a fuggire) e impossessandosi dell'antica tecnologia, con lo scopo di far tornare sulla terra i discendenti dell'antico popolo greco (costretti per secoli a rifugiarsi nelle viscere della Terra) e insieme ad essi dominare entro pochi anni il mondo.
Il Professor Kabuto tornato in patria dirige il centro ricerche per l'Energia Fotoatomica, per lasciarlo al professor Yumi appena scoperta una lega metallica resistentissima, la lega Z, e andare a costruire altrove Mazinga Z. Nell'Istituto viene creata Afrodite A, un robot meno potente, dalle fattezze femminili, costruito dal Professor Yumi e pilotato da Sayaka Yumi, giovanissima figlia del direttore dell'istituto. Più avanti si unisce a questi il Boss Robot (che Koji nell'originale giapponese prende in giro, chiamandolo col gioco di parole Borot, sinonimo di ferraglia), guidato da Boss, Nuke e Mucha, compagni di scuola di Koji, le cui imprese costituiscono il lato comico della serie.
Dal canto suo, Hell affida le missioni di guerra a due subalterni alquanto strani: dapprima il Barone Ashura (il cui corpo è diviso in una metà maschile e una femminile) e successivamente il Conte Blocken (la cui testa è collegata a un corpo meccanico), un ufficiale nazista finito in coma dopo un incidente e risvegliato dallo scienziato nel corso dei suoi esperimenti durante la seconda guerra mondiale.
Localizzato finalmente il regno sotterraneo dei Micenei, Hell, a seguito delle ripetute sconfitte, decide di chiedere aiuto al loro ambasciatore, il Granduca Gorgon, che invierà un ufficiale, l'ambizioso Visconte Pigman, "centauro" col mezzo busto superiore di uno stregone Pigmeo, attaccato sulle spalle del corpo di un gigantesco guerriero vatusso. Successivamente Gorgon presterà a Hell alcuni suoi mostri che, pur impegnando duramente il robot terrestre, non sono in grado di eliminarlo. Nel corso di questi combattimenti viene però distrutta Afrodite A, sostituita dalla più forte Diana A.
Nell'episodio 91 della serie i contendenti si affrontano in un grande scontro finale dove il Conte ed Hell trovano la morte (Ashura e Pigman erano caduti in battaglia qualche tempo prima). I terrestri non hanno però il tempo di gioire della vittoria: nel successivo episodio Gorgon, che non aveva preso parte alla lotta, ordina, per conto del Generale Nero di Micene un attacco in massa da parte della grande armata di mostri guerrieri micenei (tali avvenimenti sono anche narrati, in forma leggermente differente, in un breve film, Mazinga Z contro il Generale Nero, usato come collegamento alternativo fra le serie di Mazinga Z e Grande Mazinga). Questa volta Mazinga Z subisce gravissimi danni e a salvarlo dalla fine interviene il nuovo robot Grande Mazinga, che era stato costruito in segreto da Kenzo Kabuto, figlio di Yuzo. L'episodio è quindi preludio della serie del Grande Mazinga, incentrato tutto nella lotta contro i Micenei, nel cui finale Mazinga Z riapparirà. In questa nuovo anime si scoprirà anche che Hell è ancora vivo.
USCITA DEL MAZINGA Z

Jeeg

Il professor Shiba, noto scienziato giapponese, durante una ricerca archeologica, scopre una antica campana di bronzo appartenuta all'antico popolo Yamatai, soggetto alla perfida regina Himika. Una popolazione che ha sempre fatto come regola di vita la sopraffazione dell'uomo sull'uomo. Il popolo Yamatai non si è estinto, si è ibernato nella roccia in attesa di ritornare in vita: solo la magica campana di bronzo gli permetterebbe di conquistare il mondo: per questo il professore decide di nascondere la campana e approfittando di un grave incidente di laboratorio in cui viene disgraziatamente coinvolto suo figlio Hiroshi, gli miniaturizza nel petto la campana, rendendolo invulnerabile.
Hiroshi cresce senza essere a conoscenza di tutto ciò; diventa un grande campione di Formula 1. Un giorno durante una corsa egli rimane vittima di un grave incidente automobilistico, dal quale rimane incredibilmente illeso: ma nulla gli lascia intuire la sua invulnerabilità. In quegli stessi istanti rinascono dalle rocce i guerrieri Haniwa, insieme al perfido ministro Ikima, che aggrediscono il professore ferendolo gravemente. Miwa, la sua giovane assistente, lo ritrova e lo riporta morente a casa della sua famiglia, dove morirà fra le braccia del figlio, ma non prima di avergli consegnato una strana collana e un paio di misteriosi guanti. Il professor Shiba ha però creato, prima di morire, un computer dove ha riversato tutta la sua conoscenza: ed è questa che rivela al figlio di potersi trasformare in un robot, Jeeg, il robot d'acciaio, destinato a difendere l'umanità dai perfidi mostri Haniwa.
Comincia così la lunga guerra che vede il giovane Hiroshi, ribelle e presuntuoso ma sicuramente coraggioso, combattere contro i guerrieri della perfida regina Himika comandati dai ministri Ikima, Mimashi e Amaso. Inizialmente inconsapevole del segreto che porta nel suo petto, lotterà senza grande senso di umanità, ma poi, a poco alla volta, prenderà coscienza della sua responsabilità e maturerà nello spirito e nel carattere. Nelle battaglie il padre sarà sempre vicino a Hiroshi, consigliandolo e aiutandolo direttamente o tramite la sua assistente Miwa (alla guida del suo velivolo il Big Shooter), o attraverso i suoi scienziati, collaboratori della Base Antiatomica, il laboratorio di ricerca da lui diretto in vita e ora gestito dal suo diretto aiutante, il prof. Dairi.
Arriva il giorno in cui la regina Himika scopre il segreto della campana di bronzo: riuscendo a radiografare dal petto di Hiroshi la campana, ne interpreta le iscrizioni riportate su di essa. Grazie ad esse invoca l' Imperatore del Drago, che si risveglierà dal sonno eterno, ma quest'ultimo, anziché venirle in aiuto, la ucciderà e la sostituirà sul trono.
Da allora, la guerra con Jeeg e gli umani si inasprisce: ma nello stesso tempo, lo stato d'animo dei ministri di Himika, ancora fedeli alla loro regina, crea malessere all'interno dell'impero Yamatai. Mimashi, coraggioso ministro di Himika, aizza il suo popolo contro il Signore del Drago, tentando una rivolta, ma fallisce e ne rimane ucciso. Ikima e Amaso si assoggettano al signore del Drago ma saranno sempre bistrattati da quest'ultimo, che presto li sostituirà con Flora, una giovane guerriera umana che si trova molto vicina al signore del Drago, grata per averle ridato la vita quando da piccola era stata inavvertitamente uccisa durante una battaglia (nella quale i suoi genitori erano rimasti uccisi) mentre cercava di salvare un cucciolo di lupo.
Flora ha sangue umano nelle vene, e non riesce a dimenticare il suo cuore umano. Hiroshi e Flora si incontrano, e subito il giovane si accorge dello stato d'animo di Flora, al punto da cercare di convincerla a tornare sui suoi passi. Il signore del Drago riesce sempre ad averla vinta sui sentimenti di Flora, in nome di quella antica gratitudine. Ma un giorno Hiroshi viene rapito e portato nel regno Yamatai, in quell'occasione Flora capisce i suoi errori e tradisce il suo imperatore liberando Hiroshi. Il tradimento si paga con la morte e la giovane guerriera viene trucidata dallo stesso Imperatore.
La guerra non ha limiti ma l'impero Yamatai, dopo le varie sconfitte, va sempre più indebolendosi. Solo un attacco in massa può portare alla vittoria. Jeeg si difende strenuamente ma con difficoltà al punto di rischiare la disfatta. Il computer della base, il professor Shiba virtuale, si schianta contro il nemico e salva Jeeg da una grave sconfitta. Desideroso di vendicare il padre, Hiroshi riprende fiducia di sé, trovandosi faccia a faccia con il Signore del Drago. Una dura battaglia lo porta a vincere contro il suo acerrimo nemico.
La guerra è finita e Hiroshi è maturato, ha acquistato una grande sicurezza di sé e una grande maturità: sarà sempre disposto a difendere la sua famiglia e il suo popolo, in nome della pace.
TRASFORMAZIONE DEL JEEG

Getter Robot G

La storie inizia esattamente dove finiva Getter Robot, dopo l'eroico sacrificio di Musashi Tomoe per sconfiggere l'Impero dei Dinosauri. La pace per i nostri eroi, però, è di breve durata, in quanto subito si affaccia un nuovo nemico, l'Impero dei 100 Oni (dei Demoni, nella versione televisiva italiana). Viene quindi reclutato il burbero Benkei Kuruma e la lotta ricomincia.
Nella versione a fumetti, lo "stacco" tra le due serie è molto meno marcato, in quanto l'Impero dei 100 Oni fa capolino anche negli ultimi capitoli di Getter Robot ed addirittura aiuta il Team Getter a sbarazzarsi definitivamente di Gool.
TRASFORMAZIONE GETTER ROBOT G

Govarian

L'Impero Garadain ha esaurito le risorse primarie del pianeta natale e avvia una campagna di espansione nello spazio per poter trovare un nuovo mondo dove insediarsi: uno degli obiettivi principali è proprio il pianeta Terra.
Zeku Alba, uno scienziato alieno, tuttavia, decide di ribellarsi alle leggi imperiali e fuggire sulla Terra dove recluta una squadra di giovani dotati del potere di "psicogenesi", un'abilità che consente di generare materia solida da energia mentale.
Il giovane più dotato della squadra è Isamu, un giovane rimasto orfano, il quale è in grado di generare il possente robot Govarian, un'armatura con la quale può combattere i mostri alieni ed è in grado di rigenerarsi grazie all'energia psichica del pilota.
Aiutato da altri due robot creati dai suoi compagni di squadra, Isamu a bordo del Govarian difende la Terra nella lunga guerra contro gli invasori alieni.

Golion-Voltron

Un gruppo di cinque esploratori spaziali, Akira, Takashi, Tsuyoshi, Isamu, Hiroshi, fa ritorno sul pianeta Terra per scoprire che è in corso una guerra nucleare che ha distrutto completamente il pianeta. La squadra sorvola una città in cerca di sopravvissuti ma la loro navicella viene catturata da un'astronave aliena proveniente dal pianeta Garla, patria di un impero alieno che ha osservato l'autodistruzione dell'Umanità per approfittare dello scompiglio e catturare i sopravvissuti per farne degli schiavi.
Condotti nelle prigioni alieni i cinque ragazzi vengono destinati all'ingresso nell'arena da combattimento, per il diletto del sovrano alieno e del suo compiacente popolo ma con una buona dose di coraggio i giovani riescono a fuggire e prendere il comando di una navetta spaziale, decollando verso lo spazio.
L'esercito alieno bracca i fuggitivi e la nave dei fuggiaschi viene seriamente danneggiata ma quando sembra destinata a schiantarsi su Althea, un pianeta nelle vicinanze, un raggio traente preleva il mezzo e lo conduce dolcemente al suolo.
I ragazzi scoprono con stupore che il misterioso raggio è partito da una statua leonina posta di fronte ad un antico maniero. Entrati nel castello i cinque vengono accolti dalla principessa Fara e dal suo consigliere Raydeel, i quali chiedono loro aiuto per risvegliare Golion, mitico robot difensore della galassia, per affrontare la minaccia dell'impero di Galra, che già quindici anni prima aveva sottomesso il pianeta Althea. Anni addietro gli scienziati del pianeta costruirono Golion, un robot formato dalla combinazione di cinque mezzi dalle sembianze di leoni meccanici. Quando Tai Bazaal, imperatore di Galra, attaccò Althea, inviò la sua fedele strega Onesha che con un diabolico artificio riuscì a smembrare il paladino nelle sue componenti che ricaddero sul pianeta e vennero rese inaccessibili.
Tolto di mezzo Golion, Tai Bazaal conquistò il pianeta senza difficoltà ed eliminò i membri della famiglia reale, un massacro a cui scamparono solamente la principessa Fara e il suo consigliere.
I cinque, con l'aiuto di alcuni topolini del castello, riescono a ritrovare le chiavi necessarie per l'attivazione dei cinque leoni robot e ridare così vita al leggendario Golion, che riesce a respingere dal pianeta l'esercito alieno.
La malvagia strega Onesha, preoccupata per il ritorno in scena di Golion, cerca di impedire un suo nuovo intervento e attira in trappola uno dei piloti, Takashi, che viene assassinato.
Il suo posto alla guida del Leone azzurro viene preso dalla principessa Sara, determinata a scendere in campo per prendere le difese del suo popolo, nonostante l'opposione di Raydeel e della governante Ilse.
Dopo numerose battaglie i cinque eroi riescono a sconfiggere definitivamente Sadak, che viene rimpiazzato dal principe Synkrain, perfido figlio di Tai Bazaal.
Fin dalla prima battaglia con Golion il malefico principe si innamora della principessa Fara e da quel momento il suo unico obiettivo diventa quello di sconfiggere Althea per sottomettere la ragazza ai suoi voleri.
Synkrain desidera anche strappare la corona a suo padre, per diventare l'imperatore di Garla e governare la Galassia. Nel frattempo, Akira e i suoi compagni fanno ritorno sulla Terra, solo per apprendere che il pianeta è ormai divenuto un inferno inabitabile, a causa della radioattività. Come se non bastasse, il suo nucleo collassa e la Terra esplode, distrutta per sempre dalla follia degli uomini. Akira e gli altri ora hanno una nuova patria, Althea e continueranno a battersi per la sua libertà.
TRASFORMAZIONE VOLTRON

God Mars

Takeru Miojin è il figlio del dottor Miojin. All'età di 17 anni, inizia ad avere alcuni incubi, agitati da una tenebrosa figura che afferma di chiamarsi Zoule, di essere l'imperatore di un misterioso pianeta di nome Gishin e d'essere il suo vero padre. Il ragazzo, confuso e disorientato chiede spiegazione al padre il quale si vede costretto a raccontare tutta la verità al figlio: nel 1982, (appunto 17 anni prima) in un punto dell'oceano dove sorge la scogliera Miojin, si verificò una potente esplosione. Il dottore vi si precipitò a controllare e rinvenne una capsula con all'interno un neonato, che venne adottato e chiamato Takeru.

[modifica] Trama

[modifica] Episodi 1-26

Detto ciò, ritornando all'anno 1999, l'imperatore Zoule, oltre ad agitare gli incubi di Takeru, contatta la base del professor Otsuka, intimando i terrestri di abbandonare qualsiasi ulteriore velleità di conquista ed espansione nello spazio, altrimenti,attaccherà la Terra. Data la risposta ovviamente negativa data dai terrestri, Gishin inizia il suo attacco con l'invio di un potente robot da combattimento, che attacca la zona della base spaziale e provoca la morte del dottor Miojin. Takeru, in grave pericolo e in stato di semi incoscienza viene soccorso da un robot di nome Gi-Er (Gaiya o Gaia nella versione giapponese) che lo attira al suo interno con un raggio di luce. Il meccanismo non ha dei comandi o leve come un robot classico ma viene guidato con una sorta di display e con l'ausilio dei poteri Esp del cui possesso Takeru assume gradualmente il controllo. Nel robot, il ragazzo rinviene un ciondolo con un misterioso messaggio, il quale, a seguito della battaglia, verrà decifrato, svelando una realtà terribile: all'interno del robot è programmata una potentissima bomba,(il cui potenziale distruttivo è in grado di distruggere tutta la Terra), che si attiverà non appena le onde cerebrali di Takeru si esauriranno. Al fine di evitare una simile eventualità il ragazzo viene incarcerato per salvaguardarne l'incolumità e con essa, quella dell'intero pianeta, ma Takeru è anche l'unico ad essere in grado di sconfiggere gli alieni di Gishin, anche grazie ad un ulteriore ausilio. Al robot G-Er se ne sono aggiunti altri cinque, dislocati in altrettanti punti del globo, che unendosi formano un possente e invincibile robot: God Mars.Takeru,dapprima guardato con diffidenza per le sue origini aliene,assurge infine ad ultimo paladino in difesa della Terra grazie alla capacità di formare God Mars e,con esso,sconfiggere i generali che si alternano negli attacchi alla Terra.
Spesso, però, Takeru sembra udire una voce misteriosa che lo informa per tempo delle mosse del nemico. La voce si rivelerà essere quella del fratello gemello. Questi, in un incontro avvenuto sulla Luna, spiegherà a Takeru tutta la verità sulle sue origini facendo definitivamente chiarezza: Takeru, che in realtà si chiama Mars (il gemello, invece, si chiama Marg) è originario del pianeta Gishin, ma è figlio di un grande scienziato al quale 17 anni prima fu ordinato di sacrificare uno dei due figli (ancora in fasce) al volere dell'imperatore Zoule: questi ordinò di inviarne uno sulla Terra assieme a G-Er ed alla bomba in grado di distruggere il pianeta. Lo scienziato obbedì, ma non completamente, e oltre a G-Er, costruì altri cinque robot che avrebbero protetto il bimbo, unendosi tra loro e con G-Er, nella potente macchina chiamata God Mars.
Scoperto il tradimento di Marg, gli uomini del pianeta Gishin lo sottopongono al lavaggio del cervello, trasformandolo in un violento generale (assistito da una ragazza di nome Rose) che, a causa della vacanza di ricordi, si troverà a sostenere un violento scontro fratricida con Takeru/Mars. Marg verrà ferito e sbattendo violentemente la testa, riacquisterà la memoria un attimo prima di morire tra le braccia del fratello ritrovato.
Quello che, nell'arco di 25 episodi e mezzo, sembra costituire un primo arco narrativo a se stante, si conclude con lo scontro decisivo tra Takeru e Zoule, che sembra veder prevalere, infine, le forze del bene guidate da Takeru. Il condizionale "sembra" è d'obbligo visti gli sviluppi che emergono dal successivo dipanarsi della complessa trama che si apre a partire dalla seconda metà dell'episodio 26.

[modifica] Episodi 26-57

Durante un soggiorno presso la base orbitante Keres, i ragazzi della Squadra Speciale, salvano una misteriosa ragazza: Florrie. La giovane, atterrita dalla sola presenza di Takeru, avrà modo di raccontare le vicende che l'hanno portata in prossimità della base dove è stata soccorsa. Originaria del pianeta Marumeru, Florrie si unì ad un gruppo di ribelli capitanati da Gosh, una sorta di "pirata" dello spazio nella ribellione scoppiata contro il malvagio dittatore del suo pianeta: Giron. La crudeltà e le persecuzioni di quest'ultimo nascerebbero da una caratteristica che divide il popolo di Marumeru in due gruppi: coloro i quali sono dotati di superpoteri "plus" e coloro i quali posseggono superpoteri "minus" (a proposito di tali facoltà, che sembrano per lo più costituire un mero espediente narrativo, l'adattamento italiano e non solo, poco contribuisce a chiarirne l'effettiva natura che si mostra comunque relativamente poco importante, in relazione all'opera considerata nel complesso). Essendo Giron un "plus" ha deciso di perseguitare tutti i "minus", tra cui Florrie e tutti i ribelli, che serbano una certa diffidenza verso Takeru allorquando i suoi poteri soprannaturali vengono identificati come "plus". Ciononostante, Takeru si propone di aiutare i ribelli con l'impiego di God Mars e li supporto della Squadra Speciale. Il malvagio Giron, rivelatosi per ciò che è in effetti, ossia una marionetta manovrata dal redivivo Zoule, fa costruire un enorme cannone a onde magnetiche per impedire la formazione di God Mars. L'uso ripetuto di tale arma porterà alla distruzione di Marumeru. Frattanto però, Zoule è riapparso e nel nuovo scontro con Takeru riporta una parziale vittoria: il malvagio infatti riesce a imporre al giovane pilota di God Mars gli anelli del diavolo che, i quali ogni qual volta guida il possente robot viene a formarsi accorciano la vita del giovane Takeru.
TRASFORMAZIONE GOD MARS