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martedì 29 marzo 2011

Astroganga

Astroganga è un robot senziente che entrando in simbiosi con il giovane Charlie difende la terra dai Blaster, terribili e mostruosi invasori alieni intenzionati a conquistarla. Le battaglie che si svolgono sono molto particolari: Charlie non "guida" Astroganga, ma ne viene "assimilato" con un raggio di luce che esce dalla struttura a forma di medaglione che il "robot" ha sul petto. Il suo aspetto è nel complesso decisamente umano, parla e ha coscienza di sé, la mimica facciale, grazie alla bocca e agli occhi, è molto spiccata. Ha paura, ira, coraggio. Senza Charlie tuttavia, Astroganga perde rapidamente la volontà e il controllo dei combattimenti. In realtà anche lo stesso termine "robot" è ingannevole. Astroganga non è una macchina, ma è stato generato - apparentemente senza meccanismi interni, anche se ha una specie di motore dorsale - da uno specialissimo metallo vivente, che cresce e si conforma grazie al calore, fornito da un vulcano attivo in cui Astroganga si rifugia tra i vari combattimenti. Il lingotto metallico che dà la vita ad Astroganga viene portato sulla Terra da un alieno sfuggito ai terribili Blasters (distruttori), che facendo onore al proprio nome tendono a massacrare gli abitanti dei pianeti che invadono. Quell'alieno è la madre di Charlie, mentre il "nonno adottivo" terrestre deposita, come da istruzioni, il lingotto dentro un vulcano attivo. Rapidamente si "forma" un robot alto 40 metri: Astroganga. Il processo di cattura dell'energia vulcanica per la crescita della struttura è una caratteristica della storia originale e certamente efficace nella narrazione della vicenda (specie per le riparazioni).

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